Quanto guadagna un libraio?

di Anna Minucci / Mi chiamo Anna Minucci e sono una libraia.

Come vivo le mie giornate? In libreria, e quando non sono in libreria penso alla libreria.
Ho aperto insieme al mio compagno Andrea Ambrosino la A&M bookstore|coffeeandmore due anni fa.
Questa è stata la svolta alla nostra vita, un modo per non emigrare e restare nella nostra terra e creare qualcosa di costruttivo per noi e la nostra società.

La lettura è un momento piacevole e allora noi abbiamo pensato di inserirci un bar all’interno per creare quel connubio perfetto di libri e caffè.

Sì, siamo folli. Ce l’hanno detto in molti!
Aprire una libreria non è affatto semplice, è risaputo.
Aprirla nel cuore di Napoli lo è ancora di più. E farlo quando tutti chiudono le librerie è folle.

Se volete aprire una libreria fatelo, ma tenete presente che non è un “salotto”, è un’ impresa!
Come per ogni impresa è vitale e necessario essere soprattutto dei commercianti di libri, non basta, dunque, essere amanti dei libri.

A&M Bookstore

Se siete su questo blog significa che in qualche modo amate i libri. E almeno una volta nella vita chi ama i libri pensa di mollare tutto e aprirsi una bella libreria, magari una di quelle sotto casa che un po’ tutti amano. Magari una libreria che diventi un punto di riferimento per il quartiere, un po’ come lo siamo noi per via Duomo.

Oggi voglio parlarvi dei margini di guadagno, un argomento poco discusso che però porta al fallimento molte librerie.

Ma entriamo nel dettaglio.

Come funziona una libreria? Quanto si può guadagnare?

Non tutte le librerie hanno lo stesso margine: 

  • Le librerie di catena hanno una scontistica dal fornitore che si aggira attorno al 40% del prezzo di copertina e a queste i libri vengono rilasciati in conto vendita. Ciò significa che pagano il venduto e hanno la possibilità di avere a terra molti più volumi.
  • Le librerie indipendenti possono contare su una scontistica di circa il 30% e il conto vendita lo hanno solo dalle case editrici che credono in loro, il più delle volte sono solo gli editori locali. Ciò significa che un libraio deve saper scegliere bene quali e quanti titoli esporre in libreria.

Il guadagno del libraio è dato dal margine. Il margine è dato dalla differenza tra il prezzo di vendita del libro (solitamente il prezzo di copertina) e il prezzo con cui la libreria ha acquistato lo stesso dal fornitore. Allo sconto applicatogli, il libraio deve togliere circa un 2% di porto imballo._

Es: il fornitore mi fa uno sconto del 30%, porto imballo pari al 2%, prezzo di copertina di 10 €.

Il guadagno lordo (margine) su questo libro corrisponde al 28% (30% – 2%) di 10 €, ovvero 2,80€.

Non pensate che se aprite una libreria il vostro guadagno netto corrisponda al margine! Sul libro dell’esempio precedente il vostro guadagno lordo era di 2,80 €, ma a questi 2,80 € dovete toglierne una parte (una grossa parte) per affitto, stipendi, tasse, ammortamenti, mutui, ecc..

Ragion per cui, se vi trovate a passare davanti ad una libreria entrate, acquistate, sceglietele sempre. Dimenticate l’acquisto online. Una libreria è come il bosco, rende l’aria più buona. E tutti dovrebbero proteggerla, perfino chi non ci entra mai!

Anche se siamo folli, ogni libraio è folle!

Anna Minucci

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1 commento

  1. alessandra cervellini

    Grazie

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